Domenica 27 dicembre | ore 18.00
Teatro Comunale di Badolato
CUCINAR RAMINGO
di e con Giancarlo Bloise
seguirà degustazione di cibi e vini preparati per e sulla scena
La cucina come pretesto per il racconto millenario dell’uomo alla ricerca delle sue più intime radici.
Un connubio tra la scena ed i fornelli, tra la narrazione ed i mestoli. Un cuoco-attore che si fa marinaio e condottiero, che come zingaro ci porta in terre lontane tra profumi e aromi sopiti. Gli oggetti contenitori sono stati progettati per sostenere l’azione pratica della cucina e ospitare gli strumenti dell’opera: coltelli, pentole, scritti, padelle, miti, taglieri, alimenti, idee, ricette ecc… Il lavoro che l’attore compie con essi diviene gioco di scoperta e mutamento. Nel piccolo panorama che Cucinar Ramingo tenta di evocare, attraverso gesti di cucina e tecniche della trasformazione del cibo, le arti si mescolano e confluiscono nel teatro. Un piatto gustoso da servire a spettatori di ogni tipo.
“Ogni volta che mi trovo nella condizione di riassumere quello che faccio in scena, il punto di vista è immancabilmente mutato, diverso. Per comodità esplicativa potrei dire che cucino nel luogo mettendo a disposizione oggetti progettati ad hoc, per arrivare ad un prodotto cotto e assimilabile… e che racconto di viaggi nella mitologia greca, nelle regole della cucina ebraica e nella scrittura di Giuliano Scabia. Ma come racconto? Con che cosa racconto? Gli oggetti contenitori sono stati progettati per sostenere l’azione pratica della cucina e ospitare gli strumenti dell’opera: coltelli, pentole, scritti, padelle, miti, taglieri, alimenti, idee, ricette ecc… Il lavoro che l’attore compie con essi diviene gioco di scoperta e mutamento. Nel piccolo panorama che Cucinar Ramingo tenta di evocare attraverso gesti di cucina e tecniche della trasformazione del cibo, le arti si mescolano e confluiscono nel teatro.
I frammenti di scena che compongono il Cucinar Ramingo, sono nati in relazione alle differenti pratiche svolte e agli incontri avuti durante la formazione personale e successive rêveries, rielaborazioni, ricicli, progetti e scrittura. La rêverie o fantasticheria tradotta nella nostra bella lingua, si differenzia dal sogno come ricorda il filosofo Gaston Bachelard: Il sogno cammina linearmente, dimenticando la sua strada mentre la percorre.
La fantasticheria lavora invece a stella, ogni fantasticheria ritorna, una volta concluso il suo tragitto, di nuovo al suo centro, per gettare nuovi raggi. Nell’antica Grecia si crea una profonda relazione tra cibo e musica. I primi strumenti musicali presero forma sugli altari, nacquero dai “resti” di sacrifici. La pelle dell’animale servì a costruire tamburi, le corna mutarono in strumenti a fiato con cui stabilire un ponte sonoro con il regno dei morti. Il banchetto allo stesso tempo divenne uno spazio rituale di unione tra terra e cielo. La carne per gli uomini, le ossa arse miste ad aromi destinate alle divinità del cielo. Il fuoco è il tramite, ospite d’onore. Mentre il Cantore accompagnato da una lira o per mezzo della sola voce, destava l’in-canto, un’altra figura si occupava dell’uccisione, del ripartire, arrostire e approntare la tavola: Mageiros: macellaio – cuoco -sacrificatore.”
Giancarlo Bloise
“Ho fatto il cuoco di professione per più di dieci anni, sono stato responsabile della cucina del ristorante Koscher Vegetarian Food di Firenze. Interrotto il percorso di studi in architettura dopo il quarto anno i miei interessi si diressero sull’immagine e sulla regia cinematografica; in seguito un primo ciclo di studi teatrali al Laboratorio Nove con Luca Camilletti e Renata Palminiello. Parallelamente ho avuto modo di seguire il poeta Giuliano Scabia nella sua opera a Firenze e oltre; l’attore Tage Larsen a Holstebro – Danimarca; il cuntista Mimmo Cuticchio in Sicilia e la vocalista Tommasella Calvisi nelle colline toscane. Il burattinaio Tomas Jelinek nelle regole Kosher e nell’amicizia; l’architetto urbanista Riccardo Mariani nei libri e nelle lunghe chiacchierate in casa – zona mercato di Sant’Ambrogio (FI).
Mi sono occupato di studi che a poco a poco sono divenuti ricerca e confronto, distillando una figura professionale o un immaginifico/mestiere: Narra – Attore – Cucinante.”
Altre info su http://www.cucinarramingo.it/